Anche se è un po' che non mi affaccio a questo blog, oggi ho voglia di scrivere, di raccontare il mio capodanno.
Credo sia stato un po' speciale.
Fate conto casa mia (quella un po' maledetta insomma), con 8 adulti e 8 bambini che aspettano il nuovo anno tra le risate, i pianti propri dei piccoli ed il salamino con le lenticchie (IMMANCABILI!!!).
La cosa che credo straordinaria è che erano tutte compagne di asilo di Alice, con le rispettive famiglie.
Quello che ritengo manchi alla scuola materna è la capacità di coinvolgere i genitori el e famiglie in generale.
E' chiaro che è uno dei momenti, forse il primo, in cui il bambino deve cavarsela da solo, ma è anche vero che è anche il primo momento in cui il bambino inizia a creare relazioni, a creare il suo tessuto di amicizie, di simpatie e antipatie.
Il crearle ed il mantenerle non è però solo lavoro che può fare il bambino.
Serve l'aiuto dei genitori e per come è strutturata la scuola materna oggi, questo aiuto da parte dei genitori è molto difficile.
Ci sono uscite ad orari diversi, spesso a prendere i bambini ci sono i nonni, il tutto è limitato ad un paio di colloqui con gli insegnanti.
Il rapporto invece nasce dal frequentarsi, dallo stare insieme e dal condividere emozioni.
MA Giusy è un po' magica.
Lei è riuscita ad aggregare le mamme degli amichetti preferiti di Alice; giorno dopo giorno Alice ha rafforzato le sue amicizie ed oggi è una bimba di 4 anni che coltiva le sue amicizie fuori dall'asilo.
Da un lato passa dei bei pomeriggi non davanti alla televisione, dall'altro rafforza la sicurezza in se stessa.
Chiaramente tutto questo va valutato in funzione delle singole situazioni: una mamma ed un papà che lavorano 12 ore al giorno entrambi non hanno neanche il tempo di pensare a far socializzare nel pomeriggio i propri filgi o ad accompagnarli a fare qualche attività... ma questo è un altro discorso.
Quello che però credo sia discriminante è la VOLONTA'.
E' un po' come andare in palestra.
Non è vero che non c'è tempo, manca molto più spesso la volontà di trovarlo. Un'ora a settimana si trova se si vuole, magari togliendo tempo ad altro.
Non è quendi sempre la mancanza di tempo che siede i bambini davanti alla televisione invece di portarli da qualche parte con un amico.
Giusy questa volontà ce l'ha nel DNA, la sente una necessità come quella di respirare.
Valuta - ed in questo sono d'accordissimo con lei - molto importante dare tutto questo alle nostre figlie e LAVORA per quello.
Il risultato lo si è visto il 31 sera, con quella orda di bambini dentro al mio salotto......
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