Ieri postavo una frase di Voltaire a proposito di decisioni.
La scelta è stata casuale, anche se la parola decisione sta occupando una grossa parte della nostra vita in questi giorni.
La mia famiglia deve prendere una decisione importante, non vitale per carità perchè più o meno tutto si mette a posto, ma di quelle che possono cambiare un bel po' di cose.
(Per i più vicini: non stiamo pensando di avere un'altra figlia ! :) )
Più di una volta mi fermo a pensare quale deve essere la "decisione giusta".
Ogni volta mi convinco che questa frase sia errata di per sè.
In primo luogo perchè DECISIONE ha un significato molto meno importante e forte di quello che potremmo pensare.
La decisione non è - quasi - mai qualcosa di autonomo.
Non solo perchè nell'atto di decidere siamo influenzati da quello che siamo, dalle nostre priorità del momento, i nostri sentimenti ed i nostri pensieri.
In realtà chiunque si trova a decidere, lo deve fare tra una serie di opzioni, tra le alternative che in quel momento ha davanti.
Poi c'è la parola GIUSTA.. e allora ciao!
Se mi metto a cercare di "decifrare" cosa possa essere giusto non mi basterebbe questa vita.
Giusto dipende da troppi fattori per essere definito.
Le nostre priorità variano da periodo a periodo, magari da un giorno con l'altro.
Se mi guardo indietro, ad esempio, vedo come in un battito di ciglia siano variate con la nascita delle bimbe (splendide!).
A conti fatti quindi, non devo prendere la decisione giusta; devo scegliere l'alternativa migliore consapevole del fatto che in questa occasione le alternative non sono particolarmente allettanti.
Devo scegliere l'alternativa che in questo momento sembra giusta e che devo sperare rimanga tale perchè continua a riflettere le priorità della mia famiglia.
FRUSTRAZIONE !!!!!!!!!
Scusate lo sproloquio.
Sono giornate un po' "tossiche" e le riflessioni notturne finiscono - per forza di cose - in un post mattutino...
Mamma mia quanta pazienza che avete.....
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