accgian's blog

Ve l'avevo detto che volevo cambiare casa...

Immag0009

:D

Miti... Ralph Supermaxieroe

Ralph - sigla originale

Miti...

Non mi capita spesso, ma l'altro giorno ho visto un film.
Un amico mi ha passato Start Trek 2009.

Per capirci: io sono cresciuto a pane, nutella e telefilm; quindi ogni qualvolta qualcuno mette mano ai vecchi telefilm per farne un remake, a me viene la pellagra.

Ho "sofferto" sul primo Missione Impossibile, che vede schiattare tutti all'inizio del film e dove Jim Phelps salta fuori che è un traditore. EH????? Ma siete fuori????
Non parliamo di Starsky&Hutch, demenzializzato a livelli imbarazzanti.

Se non fosse stato per un meeting internazionale in conferenza telefonica perciò, non mi sarei mai avvicinato al nuovo Start Trek.
Anche perchè per me lo Star Trek è quello del capitano Kirk di William Shatner, con tutto l'equipaggio infilato in tutine di una taglia più piccola, non tutto quello che ne è (giustamente da un punto di vista) seguito.

Veniamo al film.
Tolto il fatto che ovviamente come in tutti i film di oggi, il protagonista (Kirk) deve essere il classico sbandato che poi mette la testa a posto, che Spok se la fa con Uhura e che ci sono scene volutamente demenziali, e che Scot è fuori come un balcone, il film si guarda abbastanza volentieri e non mi ha fatto saltare sulla sedia perchè stravolgesse l'idea di Star Trek comune.
Faccio solo un commento: ma quante volte lo acchiappano per il collo sto povero (giovane) Kirk? Sembra lo sport del film; ogni volta che lo devono picchiare lo pigliano per il collo!!!

La notizia è che tra poco esce il rifacimento del vero mito del Gian: l'A-Team....
So che lo avete già scritto, girato, rivisto e prodotto... ma ... per favore... non rovinateloooooo !!!

Ecco il trailer, (e già mi hanno cambiato la frase iniziale, uffa !.... cominciamo bene !!! :)

New A-Team

Ma questo è l'unico e vero originale !!!

Original Theme

Per MissX

F Jr

BrandZ

 

L'indagine condotta da Millward Brown Optimor, società specializzata nella misurazione del valore economico dei più importanti marchi mondiali, in collaborazione con il Financial Times, ha assegnato le prime tre posizioni a Google, IBM ed Apple.

Nella classifica "Top 100 Most valuable Global Brands" pubblicata sul sito BrandZ, la IBM guadagna la medaglia d'argento a scapito di Microsoft, che perde due posizioni ed è quarta, grazie a un valore di quasi 86,4 miliardi di dollari e a una crescita del 30%.

Per il quarto anno consecutivo il vertice della classifica è conquistato da Google con un valore di marca che, cresciuto del 14%, si attesta a quasi 114,3 miliardi di dollari. Segue al terzo posto Apple, che entra nelle prime tre posizioni, sostituendosi a Coca Cola, ora quinta, con un brand che vale quasi 83,2 miliardi di dollari (+32%).

Apple e IBM detengono anche il primato della crescita assoluta più significativa, con un incremento rispettivamente di circa 20 e 19,8 miliardi di dollari. Tra i primi 100 brand al mondo si confermano anche due italiani: Gucci con un valore di marca di quasi 7,6 miliardi di dollari (97° posto) e Tim con un valore di circa 7,3 miliardi di dollari (100° posto).

A livello complessivo, la classifica evidenzia che i brand forti dimostrano maggiori capacità di recupero e tenuta anche in momenti di difficoltà e calo generalizzato dei principali indicatori finanziari. Nel 2010 il valore aggregato dei 100 brand in classifica è di oltre 2 mila miliardi di dollari: il 4% in più rispetto al 2009 e ben il 40% in più rispetto al 2006.

10 of top 100

Dopo tanto parlarne...

di questi Alpini che arrivano a Bergamo....

Alpini - La penna nera

E un bacio a mio nonno, che è stato alpino !!!

Ascoltare ed imparare

Chi sa ascoltare non soltanto è simpatico a tutti ma prima o poi finisce con l'imparare qualcosa.

> William Mizner

Polemica

calcio non è una cosa facile.
Ogni tanto un po' di sci, qualche set di pallavolo quando Rai2 non trova in archivio Tom & Jerry, il tennis due volte l'anno durante la finale degli Internazionali d'Italia e (non tutti gli anni) di Francia al Roland Garros.

Quando ho letto perciò che Italia1 avrebbe dato in chiaro le partite degli Internazionali d'Italia mi sono sorpreso, ma ho anche pensato di dargli un'occhiata.

L'altra sera invece ho acceso la tv e ho visto la pubblicità: gli incontri del cartellone femminile erano presentati come "lo spettacolo più eccitante...".
Per non essere troppo serio non entro in materia di rispetto della donna (e qui se ne potrebbe parlare e scrivere per ore), ma come fai a pubblicizzare un incontro di tennis come uno spettacolo eccitante solo perchè giocano le donne???

E' sport. Certo, vedere una atleta in gonnellino è molto meglio che vedere Nadal con i pantaloni al ginocchio.
Non possiamo pensare che i ragazzi si avvicinino allo sport, magari ad uno diverso e - almeno fino a certi livelli - più sano del calcio, se poi la mettiamo sempre e solo su sesso e carnazza!

Il tennis italiano non emerge perchè mancano gli sponsor che ci credono, mancano le scuole ecc... Ma non solo a quanto pare!!!

Vabbè... Comunque ne ho visto un pezzetto... Una differita mostruosa dove hanno tagliato ogni momento morto, dai cambi di campo ai respiri in più delle atlete!!!

Anyway... a me il tennis piace proprio!!!

La freccia azzurra

La-freccia-azzurra

Dopo Oliver Twist, ho recentemente terminato un libro delizioso: La freccia azzurra di Gianni Rodari.

Certo, l'età consigliata per questo libro non è proprio la mia, però in questo penso che l'editore sbagli.
L'ho letto molto volentieri; è scorrevole, è delicato e capace di tirare fuori emozioni e sorrisi sinceri.

Lo abbiamo comprato dopo che a Natale Giusy ed Alice avevavo visto uno spettacolo liberamente tratto da questo libro.

La storia in breve è questa.

Siamo all'inizio dell'anno e la Befana (che vende giocattoli e non li regala) è nel pieno degli affari per preparare la consegna del 6 Gennaio.
Davanti alla sua vetrina passa Francesco, che soldi non ne ha.
Anche se è stato bravo quindi, non riceverà alcun regalo dalla Befana, neanche quel trenino - la Freccia Azzurra appunto - che tanto desidera e sbircia tutti i giorni.
I giocattoli dietro la vetrina si commuovono e decidono di scappare per andare da Francesco.
Il viaggio è lungo e riserva sorprese, sorrisi, qualche lacrima.

Alla fine... non si dice, perchè auguro a tutti di trovare il tempo per ritornare bambini a leggere questa storia.

Detto da Alice l'altra sera...

... sdraiandosi sulla pancia di Giusy... "grazie pancia che mi hai dato Irene!"

tenerissima :)